I benefici motori dell’equitazione in generale sono molteplici e vanno a toccare più aspetti della persona, in questo articolo parleremo in modo più approfondito dei benefici motori dell’equitazione integrata® rivolta a soggetti caratterizzati da debolezze, disabilità e/o disagi in generale.

Montare a cavallo va ad agire efficacemente su tutte quelle patologie che riducono o inibiscono la motricità della persona disabile e conseguentemente favorisce svariati benefici motori tra cui:

  • Regolarizzazione, rafforzamento e rilassamento del tono muscolare: i muscoli lavorano in modo uniforme e simmetrico eliminando predominanze laterali, portando i diversi sistemi muscolari a uno sviluppo armonioso e globale.
    Vediamo quindi come i muscoli delle cosce e delle gambe vengano stimolati per la tenuta in sella, i muscoli addominali per accompagnare il movimento del cavallo e mantenere l’equilibrio, i muscoli delle braccia e degli avambracci concorrono all’elasticità dei gesti dovuta al fatto che devono seguire il movimento basculante del collo del cavallo.
    Infatti soggetti con una muscolatura flaccida (ipotonici) o eccessivamente rigida (spastici) sono coloro che riscontrano maggiormente i benefici motori dell’equitazione integrata perché, grazie al movimento del cavallo, questi scompensi vengono progressivamente alleviati rendendo più compatta la muscolatura flaccida e rilassando quella rigida.
  • Implementazione dell’equilibrio e raddrizzamento della postura: il movimento tridimensionale, ritmico e sinusoidale del cavallo porta nel soggetto un continuo spostamento del baricentro da destra a sinistra, avanti e indietro, in alto e in basso che determina quindi una continua ricerca di aggiustamento della propria posizione, non solo quando si trova in sella, ma anche nel momento in cui si ritroverà a terra e percepirà maggior sicurezza nel muoversi in autonomia.Inoltre, questo senso di equilibrio acquisito poco a poco permetterà ai diversi soggetti di avere una maggiore coscienza del proprio corpo che li porterà ad assumere più facilmente posture diverse in base alle molteplici situazioni che vengono affrontate.
  • Esercitazione della coordinazione tra occhio e mano: grazie alle esigenze di comunicazione con il cavallo e alla risoluzione di esercizi, i soggetti sono stimolati all’utilizzo di movimenti coordinati tra mani e occhi: attraverso gli occhi si dirige l’attenzione e si contribuisce a comunicare al cervello la posizione del corpo nello spazio (propriocezione), mentre con le mani si esegue contemporaneamente ed in maniera coordinata una determinata, sulla base di informazioni visive.
  • Miglioramento del sistema cardiaco e respiratorio: il movimento del cavallo viene percepito dal cavaliere portando a una grande stimolazione neuromuscolare che va ad influire in modo positivo dal punto di vista cardiaco e respiratorio.
  • Stimolazione della dissociazione dei movimenti e il loro controllo: l’equitazione e gli esercizi svolti a cavallo incentivano il cavaliere a realizzare movimenti di tipo sincronico che prevedono quindi un impego di settori corporei che si muovono con atti cinestetici differenti.

Come si raggiungono questi benefici motori in equitazione integrata®?

I benefici motori dell’equitazione integrata® derivano dalle caratteristiche intrinseche del cavallo, sia dal punto di vista della morfologia che del movimento.

L’andatura che maggiormente li enfatizza è il passo, perché riproduce in modo reale i movimenti che l’uomo compie mentre cammina. Il passo è un’andatura a 4 tempi ovvero prevede l’appoggio a terra di un singolo arto alla volta in modo equidistante e ritmico.

Nel contempo il cavallo bascula con il collo e la testa creando un movimento dal basso verso l’alto che provoca, a livello del garrese, un’unione tra movimento dal basso verso l’alto e uno da sinistra verso destra a seconda dell’arto che appoggia a terra.

Questo movimento particolarmente articolato viene trasmesso dal cavallo al cavaliere per mezzo degli ischi che, grazie alla posizione del corpo, poggiano sulla sella e agli emibacini che saranno quindi soggetti ad un movimento di tipo rotatorio da destra a sinistra.

Quindi il cavallo al passo ha un movimento tridimensionale detto anche sinusoidale che può essere scomposto in singoli movimenti:

  • Movimento laterale sul piano frontale: il cullamento naturale del passo porta il soggetto a perdere l’equilibrio a sinistra e destra in modo ritmico.
  • Movimento antero – posteriore: dettato dai frequenti cambiamenti di velocità (accelerazioni e decelerazioni) durante il movimento che porta al raddrizzamento della persona in sella.
  • Una componente rotazionale sul piano orizzontale: dettato dall’avanzamento di ogni singolo arto che stimola la dissociazione di più articolazioni come quella scapolare da quella pelvica.

Il parallelismo che si crea tra la tridimensionalità del movimento del cammino umano (il cosiddetto “cammino analitico”) e l’andatura del cavallo sta alla base dei benefici motori dell’equitazione integrata® perché dà la possibilità a coloro che non hanno mai camminato o che camminano con schemi motori scorretti, di trovarsi in una situazione che porta alla stimolazione di una deambulazione che maggiormente si avvicina a quella corretta e fisiologica, sperimentandone quindi tutti gli effetti benefici relativi al bacino, al tronco, agli arti superiori e al capo.

Quali sono le caratteristiche del cavallo per i migliori benefici motori in equitazione integrata®?

Per far si che i benefici motori dell’equitazione integrata® siano efficaci e si possano avere riscontri positivi bisogna considerare il grado di elasticità articolare e muscolare del cavallo.

Infatti possiamo dire che maggiore è la flessibilità della colonna vertebrale associata ai muscoli, maggiore è la potenzialità d’espressione motoria e la fluidità del movimento; di conseguenza migliori saranno i benefici che avranno i cavalieri in sella.

Queste caratteristiche non sono vincolanti nella scelta di un cavallo dal momento in cui sono peculiarità che, grazie ad esercizi, possono essere migliorate, in rapporto all’età del cavallo, al suo passato e alla sua conformazione fisica.

A queste caratteristiche si aggiungono anche altri fattori che dipendono da caratteristiche intrinseche del cavallo legate principalmente alla razza e quindi alla lunghezza degli arti ovvero ampiezza e frequenza del movimento.

Da qui possiamo capire che esistono cavalli con movimenti ampi e meno frequenti oppure corti e frequenti che trasmetteranno diverse sensazioni e percezioni al cavaliere che è in sella.

Possiamo dunque affermare che, per raggiungere appieno tutti i benefici motori dell’equitazione integrata® trattati fin qui, è sicuramente più indicato un cavallo con movimenti ampi e meno frequenti che riuscirà a trasmettere al cavaliere sensazioni di tranquillità, rilassamento e sicurezza.

Clizia Colella
Tecnico di Equitazione Integrata® EQUITABILE® ed Istruttore SEA-ACSI