In questo articolo desideriamo parlare di disturbo borderline della personalità ed associarlo alle attività assistite con i cavalli rivolte a soggetti deboli.

Così come ogni cavallo presenta un carattere, un temperamento e una personalità specifici, anche l’uomo manifesta un insieme di caratteristiche psichiche e di modalità comportamentali proprie, ma soprattutto uniche ed individuali.

Molto si è studiato sui tratti della personalità e su ciò che concerne l’individuazione, la misurazione e la descrizione degli stessi, nel tentativo di meglio comprendere i cosiddetti disturbi della personalità, ossia quelle condizioni mentali che esulano da ciò che assiduamente e quasi ossessivamente si definisce normalità.

Il tratto caratteristico di una personalità definita borderline si manifesta solitamente in uno stato fortemente depressivo, sostanzialmente legato all’incostanza di un’immagine di sé non ancora completa e ben definita.

Nel concreto, continui sbalzi d’umore si accompagnano a frequenti oscillazioni di peso legate ad una dieta sregolata (frequenti abbuffate e/o digiuni), che spesse volte comprende l’abuso di alcool.

Le ossessioni si alternano a vere e incessanti fobie. L’incapacità di tollerare la solitudine è strettamente correlata alla paura del rifiuto, nonché al timore di essere abbandonati.

La continua idealizzazione e/o svalutazione di sé, si ripercuote anche sugli altri, perennemente oggetto di un giudizio malleabile e influenzabile dal contesto e dall’ambiente esterno, come pure dall’instabilità del proprio Io interiore e dalla scarsa autostima.

Si tratta di persone estremamente irritabili e spesso soggette a scatti di ira incontrollata, anche per ragioni incomprensibili o che possano sembrare banali a coloro i quali stanno loro vicino.

Uso e abuso di farmaci e di sostanze stupefacenti, così come forme di autolesionismo e istinti suicidi non sono sporadici.

Nell’ambito dell’Equitazione Integrata® EQUITABILE®, le figure del cavallo e dell’operatore in primis possono fornire un valido appoggio e sostegno alle cure tradizionali.

In un contesto in cui il mondo esterno è vissuto come minaccioso e pericoloso e l’altro viene percepito come un nemico, sempre pronto a criticare e a giudicare e da cui diviene necessario difendersi; si impone la necessità di instaurare una relazione che sia il più possibile stabile, reale e positiva, all’interno di un ambiente sereno e sicuro.

Il cavallo, quale parte integrante della “triade relazionale” prevista nell’Equitazione Integrata® EQUITABILE®, figura come elemento ideale per favorire l’instaurarsi e l’accrescimento di una relazione di questo tipo e molto dipende dalla sua stessa natura.

In quanto animale sociale, è di per sé predisposto alla comunicazione e all’interazione, tuttavia si rivela essere al contempo tranquillo, mansueto e non portato ad attirare l’attenzione su di sé non trattandosi di un predatore. Presente solo se richiesto, ma non invasivo e giudicante.

Un’altra evidente caratteristica di chi è soggetto al disturbo borderline della personalità risiede nella difficoltà o nella totale incapacità di riflettere sulle esperienze personali, nonché sulle proprie emozioni e sui propri stati d’animo.

Scarse o inesistenti sono la coerenza e la linearità nei pensieri, nelle conversazioni e nelle relazioni interpersonali.

La mancanza di un filo conduttore si manifesta nella sfera emotiva, così come a livello cognitivo: tutto è il contrario di tutto. Ne consegue un punto di vista contradditorio alimentato dall’incapacità di distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato.

Assume quindi importanza, la necessità, da parte dell’operatore, di prestare attenzione a ciò che viene comunicato, dimostrando coerenza nelle parole e negli atteggiamenti.

D’obbligo quindi, mantenere la parola data. Coerenza implica prevedibilità: assumere un atteggiamento prevedibile permette di allontanare o limitare possibili allarmismi, nonché le oscillazioni emotive tipiche di chi è soggetto a tale disturbo.

Dall’altra parte, il cavallo, animale per sua natura abitudinario, faciliterà l’efficacia della relazione grazie alla prevedibilità delle sue reazioni al reiterarsi di determinati stimoli.

Le persone che soffrono di disturbo borderline non sono in grado di comprendere come un loro comportamento sia condizionabile per gli altri e in quale misura lo sia, perdendo di vista il concetto per cui ad una determinata azione corrisponda una reazione.

Il cavallo, contribuirà a risanare la linearità insita nel concetto stimolo-risposta, grazie alla prevedibilità delle sue reazioni al ripetersi di determinati stimoli.

La scarsa autostima e la poca fiducia nelle proprie capacità, così come in tutto ciò che popola l’ambiente esterno percepito in maniera distorta e negativa, alimentano un senso di fragilità e di inadeguatezza tali, da poter sfociare in un vero e proprio stato depressivo.

Una possibile soluzione, volta a stimolare pensieri positivi e atteggiamenti propositivi dinnanzi ai problemi e alle avversità che la vita costantemente ci pone davanti, consiste nell’incoraggiamento alle responsabilità.

Importante è che l’operatore, in qualità di mediatore e non di soccorritore, si ricordi di non sostituirsi ai problemi, ma di stimolare e assecondare le possibili soluzioni, nonché di favorire l’assunzione di responsabilità, facendo leva sui punti di forza della persona e ricordandole quali siano le sue qualità e capacità.

Valentina Pozza
Assistente in Equitazione Integrata® EQUITABILE®