In questo testo desideriamo toccare un tema che tocca particolarmente quelle famiglie che hanno al loro interno una situazione di fragilità e che spesso approcciano all’ippoterapia per disabili come iniziativa volta al miglioramento delle funzionalità psicomotorie di un loro caro.

I genitori che vivono la drammatica esperienza di un figlio caratterizzato da disabilità (o, più in generale, da una forma di debolezza più o meno evidente) si trovano quotidianamente di fronte a scelte finalizzate al raggiungimento del più alto livello di abilitazione possibile, spesso con una umana ed istintuale speranza di un recupero pressoché totale delle competenze del loro congiunto.

Nel loro peregrinare tra una terapia e l’altra, tra una attività in essere e l’ipotesi di nuove proposte che possano intensificare le stimolazioni per un recupero psicofisico o semplicemente per riempire alcuni spazi “morti” della settimana, le famiglie con figli disabili prima o poi portano la loro attenzione verso l’ippoterapia, vuoi grazie al passaparola di altre famiglie che già aderiscono a questa iniziativa, o conseguentemente all’indicazione del medico che suggerisce l’attività a cavallo per il loro caro.

Non sempre però risultano chiari i principi che promuovono il cavallo e l’ippoterapia per disabili nella stimolazione delle abilità residue del bambino con problemi: in questo articolo vogliamo fornire alcuni basilari spunti chiarificatori e per scegliere il centro equestre più idoneo alle singole esigenze ed aspettative.

E’ da sottolineare sin da subito che l’ippoterapia per disabili è una valida opportunità per la stimolazione ed il raggiungimento di importanti risultati volti al benessere ed al recupero di molte abilità e competenze della persona debole, in un contesto certamente sinergico con altri interventi ricreativo-riabilitativi ed in chiave multidisciplinare, ma non è possibile dichiarare che come co-terapia possa risolvere tutti i mali del mondo e guarire ciò che la medicina tradizionale non è in grado di fare.

Ci sentiamo quindi di evidenziare l’importanza di approcciare a realtà serie, ove operino tecnici con opportune abilitazioni ed esperienza nel settore, che ad un primo approccio presentino alle famiglie le potenzialità “reali” dell’intervento mediato dal cavallo in chiave riabilitativa o educativa, ma che non creino false aspettative o illusioni poiché nessuno è in grado di garantire risultati o guarigioni miracolose, soprattutto se si tratta di disabilità.

Si ritiene fondamentale che un centro che proponga ippoterapia per disabili abbia al suo interno un team di tecnici con ruoli e specializzazioni differenti ed una struttura che possa accogliere la persona con bisogni speciali facilitandone la sua partecipazione attiva ed in totale sicurezza, non solo con cavalli idonei per indole, mole ed età, ma anche attraverso strumenti ed ausili che possano migliorare la qualità degli interventi promossi.

Già in un precedente articolo abbiamo parlato del maneggio ideale per l’ippoterapia a livello di impianto tecnico e di strumentazione in dotazione, ivi compreso un campo coperto per garantire la continuità delle prestazioni anche nei giorni di pioggia, nei mesi più caldi ed in inverno.

All’atto dell’adesione ad un percorso di ippoterapia per disabili è fondamentale che venga ipotizzato un periodo di osservazione introduttiva dove si possano verificare le oggettive competenze del nuovo allievo, magari paragonandole ad una valutazione realizzata all’atto della presa in carico, per poi –successivamente- iniziare a costruire un progetto individualizzato sulla persona e sulle sue soggettive esigenze e potenzialità.

In questo senso diffidare di quei centri equestri “generalisti” che accolgono tutti limitandosi al mero giretto a cavallo, senza obiettivi e verifiche periodiche, magari senza opportuno controllo di tipo sanitario e con limitate competenze di operatività tecnica.

Fino a quì abbiamo descritto a grandi linee alcuni suggerimenti che riteniamo fondamentali per individuare il servizio che potrà rispondere alle specifiche esigenze senza accennare ai benefici del cavallo nell’ippoterapia per disabili, argomento che trattiamo nel prossimo articolo.