Che si tratti di monta inglese o monta americana, stare in una scuderia è un piacere e, proprio perché deve essere un piacere per tutti, vi sono alcune regole fondamentali da rispettare per mantenere il benessere e, soprattutto, la sicurezza di persone e animali!

Di seguito elenchiamo in modo sintetico le più importanti.

I cavalli sono animali molto sensibili che hanno una visione propria del mondo e dell’interagire con questo, che è molto diverso dal nostro. Infatti un bravo istruttore deve sempre tenere a mente che cavallo e cavaliere sono due “teste” che ragionano sulla stessa cosa in modo profondamente diverso. Rispetto a uno stesso stimolo cavallo e cavaliere percepiscono e reagiscono in modo nettamente differente: dinanzi ad un pericolo l’uomo istintivamente attacca, mentre il cavallo, viceversa, tende a fuggire.

È bene ricordare che per la serenità del cavaliere, del cavallo e di tutte le persone che a questo si avvicinano,  ci sono comportamenti da evitare. Un cavallo spaventato, che cerca di fuggire, può rappresentare un vero e proprio pericolo per chi gli è accanto; si può porre rimedio creando condizioni favorevoli alla sua serenità: l’inquietudine iniziale potrebbe trasformarsi in una situazione di difficile gestione.

Un cavallo tenuto a lungo in condizioni per lui stressanti reagisce allo stesso modo di una persona sottoposta per troppo tempo ad una condizione di terrore psicologico! Come reagisce una persona terrorizzata? Normalmente senza logica! Così fa il cavallo… Corre, scalcia e si dimena rispondendo ad un unico fattore: la paura.

È bene, quindi, evitare di correre per i corridoi o fare bruschi movimenti, poiché comportamenti simili oltre a spaventare i cavalli nei box, può rappresentare un pericolo anche per i cavalli legati in corridoio (in ultimo possiamo farci male anche noi). Questi, infatti, percependo il trambusto come una minaccia, possono reagire in modo impulsivo mettendo a repentaglio l’incolumità delle persone che gli sono accanto.

I modi di reagire del cavallo possono essere ritenuti a volte eccessivi, e normalmente vengono imputati al fatto che “sono animali”, ma come reagirebbe una persona se qualcuno gli entrasse in casa propria iniziando a schiamazzare e invadendone la privacy? Quanto meno redarguirebbe l’invasore, invitandolo al rispetto e, all’occorrenza, non esiterebbe ad usare la forza. Bene, in definitiva lo scalpitare del cavallo può rappresentare il suo modo di richiedere rispetto. Estendendo questa riflessione ad una possibilità di apprendimento pedagogico, accompagnare la persona, normodotata o meno, all’interno della scuderia e nello specifico in un box, invitandola a non fare chiasso, è già di per sé un momento di crescita certamente non trascurabile.

Allo stesso modo con cui si è voluto richiamare l’attenzione su cosa è bene evitare, è opportuno ricordare che spesso la reazione istintiva del cavallo può essere attenuata e trattenuta dalla “fiducia”. È la fiducia, infatti, che permette ai cavalli di “comprendere” e “accettare” la vivacità dei più piccoli, o i comportamenti di bambini diversamente abili, tanto da consentirgli di sostenere i loro movimenti, a volte rapidi ed imprevedibili, riuscendo a mantenere la calma.

Sempre per un discorso di sicurezza, ma anche di benessere e di igiene dell’ambiente, è altresì opportuno ricordare che non si dovrebbero lasciare in giro attrezzature e finimenti dei cavalli, così come attrezzature e strumenti personali. Mantenere in ordine gli ambienti, come ad esempio corridoi, zone lavaggio e parti comuni, così come le spazzole, nettapiedi e coperte, è una delle principali regole di prevenzione da adottare per evitare contagi tra gli animali non sempre visibili nell’immediatezza come ad esempio  di malattie del “piede” o del “pelo”. Anche in questo caso si può individuare un’occasione di apprendimento: insegnare ai ragazzi di mantenere l’ambiente pulito, invitarli a raccogliere una carta e gettarla negli appositi contenitori, riordinare mettendo al loro posto gli strumenti adoperati è un modo di far acquisire alcune delle regole base del senso civico.

Un altro importante accorgimento da adottare è non lasciare legati i cavalli senza qualcuno che li sorvegli, o se ne occupi, ma soprattutto è opportuno che il processo di legatura sia eseguito secondo una precisa prassi pensata per arginare le possibilità che il cavallo possa farsi male.

 
Fondamentalmente i cavalli possono essere legati in due modi:

  1. LEGATO AI 2 VENTI; ossia, due corde legate da lati opposti e poi agli anelli della capezza, che solitamente sono provvisti di cordini che in caso di pericolo si rompono facilmente;
  2. LEGATO CON UNA SINGOLA CORDA; questa si aggancia all’anello sottostante il muso del cavallo e viene legata con un nodo di sicurezza solitamente ad un anello. In caso di necessità la persona potrà liberarlo con un semplice strappo.

Oltre ai punti di attenzione finora elencati ci sono delle norme di comportamento a cui i cavalieri devono assolutamente attenersi nel corso dello svolgimento delle lezioni. Anche in questo caso per comodità espositiva queste verranno di seguito elencate in modo sintetico e schematico: 

  • si deve osservare scrupolosamente gli ordini dell’istruttore;
  • evitare di partecipare alle attività con cavalli non sufficientemente addestrati, soprattutto quando ci sono allievi alle prime armi;
  • i cavalieri devono entrare in maneggio all’orario stabilito;
  • durante le lezioni nessun cavallo può entrare o uscire dal campo senza che il cavaliere abbia chiesto il permesso all’istruttore;
  • durante la lezione è assolutamente vietato a chiunque, se non espressamente autorizzato, di entrare nel campo a piedi e tanto meno di sostarvi;
  • è assolutamente vietato a chiunque si trovi ai margini del campo di rivolgere osservazioni e consigli a chi monta nelle lezioni;
  • in campo si deve lavorare sempre nella mano indicata dall’istruttore, nel caso in cui non ci sia un istruttore all’interno del campo tenere scrupolosamente la propria destra, chi ha andature più veloci ha il diritto alla pista;
  • è assolutamente vietato fermarsi sulla pista anche per breve tempo. I cavalieri sono tenuti a far asciugare i propri cavalli, ancora sudati prima di condurli nel box;
  • per muovere i cavalli alla corda ci si deve assicurare che non ci sia nessuno in campo.

Insomma le regole di una scuderia possono essere molte ma il loro scopo è comunque quello di mantenere ordine e sicurezza, soprattutto se le nostre proposte sono rivolte ai più giovani e il Centro diviene così luogo di polarizzazione educativa per una piena inclusione sociale.