L’attività equestre, quando riferita a soggetti caratterizzati da diverse forme di debolezze o disabilità, è particolarmente efficace e completa sotto molti punti di vista.

I benefici di andare a cavallo, quando riferiti a soggetti disabili non riguardano unicamente gli aspetti puramente riabilitativi: sempre più spesso l’equitazione integrata® è considerata come la naturale evoluzione a precedenti programmi ippoterapici che terminano a seguito del raggiungimento di obiettivi riferiti al recupero funzionale della persona.

Diventa così una nuova opportunità per continuare a vivere il cavallo e l’equitazione in modo totalmente demedicalizzato e normalizzante!

Innanzitutto è da sottolineare che il cavallo è un importante alleato per stimolare abilità cognitive, espressive e relazionali. Parallelamente i benefici di andare a cavallo per soggetti disabili si estendono anche alle sfere della motricità, della correzione di schemi patologici di tipo posturale, alla stimolazione dell’equilibrio ed alla normalizzazione del tono muscolare, contrastando altresì pericolose abitudini riconducibili alla sedentarietà come obesità, apatia, manierismi comportamentali o chiusure relazionali.

Il movimento del passo del cavallo, di per se rilassante e rassicurante, stimola la coordinazione neurosensoriale e motoria: sotto la supervisione di tecnici qualificati è possibile migliorare l’equilibrio e la postura del cavaliere non solo in sella ma anche nella sua quotidianità, contribuendo anche a permettere il raggiungimento di abilità finalistiche di tipo motorio sui fronti della forza, ampiezza e durata del movimento stesso.

Il tutto attraverso esercizi in sella finalizzati al raggiungimento di un più completo schema corporeo e di una coordinazione sempre più fine.

I benefici di andare a cavallo per soggetti deboli non si limitano alle sole attività in sella: imparare a condurlo e gestirlo da terra permette alla persona disabile di provvedere ai bisogni del suo compagno-amico con attenzioni e cure è particolarmente importante sul fronte psicologico e dell’auto attivazione.

vittoriaLe attenzioni che spesso la persona disabile subisce passivamente a seguito della sua condizione –presunta- di soggetto bisognoso, nel rapportarsi con il cavallo si riversano attivamente in iniziative dirette sull’animale stesso, consolidando un certo senso di importanza del proprio ruolo ed operato con conseguenti e beneficiali ripercussioni sull’autostima personale.

Empatia ed affettività: due qualità che sono innate nelle persone, e che rappresentano il volano che amplifica sentimenti di autoaffermazione e di riconoscimento dell’altro, l’animale, come partner neutro di una relazione basata sul piacere e sulla condivisione di esperienze positive all’insegna del divertimento.

Sul fronte comportamentale è da evidenziare che il contesto equestre ed il contatto con il cavallo prevede regole alle quali doversi conformare: ciò va ad influire su aspetti puramente educativi che permettono di verificare l’adattabilità del soggetto ed il rispetto delle consegne nel tempo, adattandole -nella modalità più congrua possibile- alle differenti situazioni nelle quali si andrà ad operare.

L’interazione con il cavallo può diventare in questi termini una concreta opportunità per far emergere abilità e competenze residue che in altri contesti –forse perché meno stimolanti o efficaci- non hanno modo di venire apprezzate.

Ecco perché ipotizzare di iniziare un percorso di equitazione integrata®: i benefici di andare a cavallo in un contesto strutturato per accogliere i bisogni speciali di un cavaliere disabile si riconducono al benessere del soggetto nella sua globalità, annullando quella spasmodica (e spesso infruttuosa) attenzione alla sola componente inabile –o malata- del soggetto tipica della riabilitazione tradizionale, per un recupero psico-motorio che ricerca in primis la Persona e la sua più naturale partecipazione in un contesto non giudicante, che dia stimolazioni efficaci in tutti gli assi delle funzionalità del cavaliere secondo i principi di una visione bio-psico-sociale, fortemente sostenuta dalla Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Salute e della Disabilità (ICF-2002) .

Ulteriore variabile che riteniamo importante annoverare è l’aspetto del rafforzamento dell’intero organismo. L’equitazione integrata® si pratica all’aperto ed in tutte le stagioni: in generale, una regolare pratica in maneggio contribuisce ad aumentare le difese immunitarie, riducendo quelle patologie stagionali che spesso colpiscono con più forza e frequenza organismi debilitati o iperprotetti.