Chiunque sia impegnato nell’attività di maneggio o di promozione di attività specifiche come l’ippoterapia non dovrebbe mai ridursi a gestire superficialmente i flussi di denaro in entrata ed in uscita: le economie che gravitano all’interno del centro ippico devono essere oculatamente monitorate attraverso uno specifico controllo di gestione.

Non è più accettabile intraprendere o portare avanti una attività di maneggio seguendo la sola passione per i cavalli: il mercato e le dinamiche che gravitano intorno a qualunque prodotto o servizio obbligano ad una precisa valutazione dei costi, del fatturato e, conseguentemente, dei guadagni.

Il tutto per avere un pieno controllo di quanto accade all’interno dell’attività stessa e capire come evolvono le nostre economie.

Il termine “controllo di gestione” evoca meticolosi studi e cervellotiche interpretazioni sull’evoluzione (prevalentemente) economica di grandi aziende o importanti realtà dell’imprenditoria in riferimento alle loro politiche di marketing ed alle dinamiche del loro mercato di riferimento.

Sembrerebbe quindi che tutte queste considerazioni ed azioni non abbiano a che vedere con il mondo dello sport e dell’attività di maneggio in particolare: cosa di più sbagliato!

Purtroppo non possiamo permetterci di rincorrere i mulini a vento anche se i nostri fini sono totalmente ancorati al mondo del No Profit, dell’associazionismo sportivo dilettantistico o del volontariato; lo stesso vale nel campo dove il cavallo incontra il vero Sociale e le debolezze, come ad esempio l’ippoterapia e l’equitazione integrata®.

costi-beneficiAnche se desideriamo portare avanti un obiettivo nobile, di rilevanza sociale o puramente umanitario è obbligatorio dover scendere a patti con l’oggettività dei fatti e dello “stare a galla”, cercando di sviluppare potenzialità ed idee innovative per acquisire nuovi clienti, aumentare il fatturato ed abbattere –ove possibile- le spese superflue che non portano a risultati apprezzabili.

Un discorso che appare freddo ed insensibile ma che è intimamente connesso alla realtà dei fatti e che determina, nel breve o lungo periodo, la sopravvivenza del nostro progetto, la sua crescita o l’eventuale abbandono per contingenze sopravvenute…

Facciamo un esempio per permettere a chiunque di capire dove vogliamo arrivare.

Il gestore del maneggio “Pinco Pallino” è abituato ad acquistare un certo quantitativo di sacchi di carote non solo per i cavalli “privati” ma anche per quelli della scuola, iniziativa meritoria che uniforma il trattamento tra tutti gli animali presenti in scuderia che, una volta tanto, non evidenzia differenze di trattamento tra cavalli e cavalli.

Si tratta di un costo tutto sommato ragionevole (3 euro a sacco) che senza il supporto di un oculato controllo di gestione non da il senso di quello che può rivelarsi un considerevole “centro costi” alla fine dell’anno (800 euro) per le sempre più risicate economie di una attività di maneggio.

Stiamo suggerendo di ridurre la razione quotidiana ai nostri cavalli? Assolutamente no! Desideriamo unicamente porre l’accento sul principio del “fare il passo in funzione della gamba”, evitando di perseverare in scelte gestionali che –sommate insieme e procrastinate nel tempo- porteranno ad avere più costi che ricavi, quindi un lento ma inesorabile declino che porterà alla chiusura dell’attività di maneggio.

Queste nostre semplici considerazioni hanno un denominatore comune da tenere in debita considerazione: non è facile gestire una associazione sportiva o gestire un maneggio! L’improvvisazione, una certa superficialità nel valutare i bilanci ed una cattiva gestione conducono a pesanti esperienze imprenditoriali.

schema-controllo-gestioneE’ dunque importante un controllo di gestione regolare e organizzato, come è altrettanto importante (e parte preliminare del controllo di gestione stesso) definire un business plan attraverso una specifica consulenza prima ancora di intraprendere una qualsiasi attività di maneggio.

Ma come entrare nell’ottica di un controllo di gestione strutturato ma al contempo semplice e di facile interpretazione tra costi, introiti e guadagni? Nel prossimo articolo cercheremo di fornire semplici ma efficaci suggerimenti sull’argomento.